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Questo blog nasce dall'esigenza di alcuni DanzaMovimentoTerapeuti Lombardi di avere uno spazio di comunicazione e confronto professionale.

04/06/09

incontro a Milano con il Colap

IMPORTANTE!
MILANO - «Attestazione di parte seconda o certificazione di parte terza? Il valore dell’attestato di competenza» è il tema al centro del seminario Colap – Coordinamento Libere Associazioni Professionali – che si è tenuto venerdì, 22 maggio, a Milano presso la Sala delle Colonne della Banca Popolare di Milano, via San Paolo 12.

L’attestato di competenza al centro del seminario Colap
Al centro della discussione il valore dell’attestato di competenza ed il ruolo delle associazioni professionali nella valutazione del sapere e del saper fare dei propri iscritti. «La possibilità per le associazioni professionali di rilasciare l’attestazione di competenza – spiega Angelo Deiana, Presidente Comitato Scientifico Colap - rappresenta lo strumento per porre in atto processi di auto- regolazione e di individuazione di standard di qualità professionale adeguati in grado di rendere l’utente il più consapevole possibile quando si rivolge ad un professionista».
Hanno offerto il contributo al dibattito esponenti delle forze politiche di maggioranza ed opposizione ed esperti istituzionali. Presenti tra gli altri il direttore generale dell’Isfol, Giovanni Principe e il Presidente II Commissione al Cnel.
Si ringraziano Mila Sanna e Riccardo Vanni per la partecipazione e la relazione.
AGGIORNAMENTO COLAP –(Milano 22 maggio 2009)

“La differenza tra attestazione di parte seconda e certificazione di parte terza nel sistema associativo”
Presenti :
Presidente Colap (Lupoi)
Presidente Colap Lombardia (Testa)
Presidente Comitato scientifico Colap (Deiana)
CNEL (Casadio)
Sindacati
Politici (on.Quartini,on. Colucci)
Rapprsentanti Istituzioni (D’amore)
Associazioni professionali

Le associazioni professionali favoriscono un sistema dinamico perché hanno interesse a diffondere le informazioni (più competenze, più mercato, più qualità).
La proposta di legge integra le modalità anglosassoni basate sul libero mercato e il sistema latino( molte leggi ma poca formazione) e si configura con la rappresentanza di 3 soggetti:
- Parte prima : autoreferenza, ( es. diploma in dmt), singoli professionisti che affermano sul mercato la propria professionalità( diffusione presso i clienti-consumatori dell’auto.affermazione”io sono bravo in questa professione”
- Parte seconda : associazione professionale di categoria, colleghi senior che formano e valutano i colleghi Junior con attestato di competenza che garantisce a terzi sui requisiti professionali dell’iscritto.
- Parte terza : ente super-.parte che valuta le procedure e riconosce le associazioni professionali che danno la certificazione (tipo ISO 17024), valutano l’organizzazione associativa, la procedura per l’attestazione di competenze, le sanzioni disciplinari, la conformità a criteri di qualità dei luoghi di esercizio e degli strumenti della professione,..ma non possono entrare nel merito delle singole prestazioni professionali né attestare la competenza del professionista.
Lo scopo principale del nuovo sistema associativo è quello di formalizzare processi di auto-regolazione e individuazione di standard di qualità 2adeguati” che consentano la cliente-consumatore di essere il più consapevole possibile quando sceglie una prestazione professionale.
E’ questo il motivo principale per cui lo Stato riconosce come meritevole questo processo alle associazioni di categoria.(può delegare funzioni importanti ed evitare costi elevatissimi, come identificare eventuali abusi, e di attivare sanzioni disciplinari).nel sistema ordinistico le asimmetrie informative non garantiscono la correttezza professionale.
In un regime regolato su base concorrenziale invece le associazioni prof. Sono in grado di chiarire gli standard e il lavoro dei professionisti attorno ad un livello di qualità significativo,a cui tutti gli iscritti devono allinearsi.
L’Associazione dovrebbe quindi ricevere un’investitura istituzionale come il riconoscimento giuridico. A tale scopo color che vengono chiamati a certificare la competenza del professionista devono possedere l’informazione rilevante di quella professione.solo l’associazione è in grado di valutare correttamente del rapporto tra capacità, qualità e costo/prezzo della prestazione, facendo emergere abusi o scorrettezze da parte del professionista.
La certificazione i parte terza deve essere rilasciata da professionisti che,sulla base di requisiti prestabiliti(manuale delle procedure) attesta la rispondenza positiva del processo/procedura ai requisiti richiesti (logica di conformità) senza colludere col soggetto professionista da promuovere o bocciare. accompagna, rinforza, ma non sostituisce la certificazione di parte seconda.
- rafforza il processo di attestazione delle competenze
- rende più obbiettivo e trasparente l’accreditamento volontario amministrato dalle associazioni professionali
- il cliente ha fiducia nel professionista anche perché la sua competenza è attestata dall’associazione che lo ha valutato. l ‘associazione riceve fiducia perché compie una valutazione delle competenze/capacità dell’iscritto e perché diffonde sul mercato,correttamente e con trasparenza, gli elementi che danno modo al cliente di compiere una scelta consapevole e informata sul tipo di prestazione ricevuta.
- Per cui, l’attestato di competenza è la forma di regolazione prevista da tutte le direttive comunitarie sulla materia
- Professioni di alto livello di complessità procedurale e organizzativa trovano un valore aggiuntivo nella certificazione di parte terza perché valorizza e oggetivizza le procedure organizzative.
- Per essere riconosciute come tali le certificazione devono avere una durata limitata e rinnovabile. Per riottenerle bisogna dimostrare di svolgere l’attività professionale in modo continuato e fornire la prova che i clienti sono soddisfatti.
Attualmente le associazioni visionate dal CNEL sono 9, in giugno partiranno le valutazioni delle documentazioni relative alle associazioni pervenute. Il sistema di regolazione e riconoscimento delle associazioni rappresenta una novità innovativa anche per la politica, nei termini in cui si possa tradurre in una strategia di associazioni che si “alleano” con altre organizzazioni e formano nuovi organismi liberi.
- Protocollo . organizzare un insieme di principi tra sistema associativo che collabora con le Regioni sociali e amministrative. I servizi professionali sono utili per il riposizionamento del Paese, economico e sociale.
- Elaborare standard di qualità di processo e sostanziali, secondo le quali le associazioni procedono al riconoscimento della certificazione di competenza.
- Elemento di novità anche per il sistema associativo perché assumerebbe su d sé la rappresentanza(proposte, percorsi, metodologie)
A livello del sistema Stato-Regioni si è istituito il Gruppo Tecnico Professioni,(lavoro-professioni-ricerca) alla sua 9° commissione, che esamina la Riforma delle Professioni e le Professioni regolamentate e non regolamentate. Le Regioni si confrontano su Istruzione/Formazione e le professioni sono trasversali.
Alcune regioni(Lombardia, Umbria, Emilia Romagna, Piemonte) adottano sistemi locali per la certificazione di competenze. E’ in atto un progetto nuovo Interregionale e l’aperture con l’europa, le Regioni stanno organizzando le modalità per costituire un Sistema Nazionale sulla Certificazione delle Competenze
I sindacati vogliono aprire un tavolo organizzativo per le nuove professioni
Le associazioni denunciano i costi elevati del proprio lavoro, il mercato si crea perché ci sono domande. Le Istituzioni che vengono contattate non sono collaborative. Alcune associazioni hanno ottenuto una collaborazione con università telematiche che insieme attestano e certificano i candidati (accordo tra Università e Associazione,piano di studi,docenti misti, valutazioni,..)= certificazione universitaria.
Ogni 5 anni riqualifica e test. Comitati tecnici per competenze specifiche
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